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Il ruolo sociale dell’avvocato.
Durante questo travagliato periodo di lockdown che non ha precedenti nella storia neppure nei suoi momenti più bui, in cui abbiamo assistito ad una altrettanto inedita sospensione della maggior parte delle libertà e dei diritti fondamentali costituzionalmente garantiti, ho cercato per quanto possibile di dare il mio piccolo contributo alla comunità con cui sono in contatto attraverso un servizio gratuito di newsletter volte a fornire un continuo aggiornamento sugli innumerevoli provvedimenti di volta in volta emanati, a vario livello, dal Governo, dalle Regioni e dai Sindaci.
Questa massa normativa, talvolta di dubbia costituzionalità, ci è letteralmente piovuta addosso condizionando pesantemente la nostra vita e creando enormi problemi interpretativi sia nei cittadini, che erano severamente chiamati a rispettarla, sia nella forza pubblica che, viceversa, la doveva applicare.
Per questo, nonostante quei contributi vengano già periodicamente pubblicati su questo sito, mi sono deciso ad aprire una pagina Facebook sulla quale continuare a pubblicare, con cadenza periodica, informazioni a carattere giuridico che possano rivestire una qualche utilità per le persone e le aziende, considerato che non è neppure certo se e quando cesserà lo stato emergenziale.
I post riguarderanno sia le materie giuridiche di cui mi occupo in veste di avvocato, sia il biodiritto, materia specifica della quale sono formatore per le AUSL e di grande attualità in questi giorni, visto che non si fa che parlare di vaccinazioni obbligatorie e, dunque, di significative deroghe al principio costituzionalmente garantito di autodeterminazione in ambito di trattamenti sanitari (tema del consenso informato).
Prendo questa decisione conscio del ruolo sociale che gli avvocati e i giuristi in genere rivestono per tutta la comunità, quali difensori dei diritti, ancor più in questa delicata fase di ripresa in cui è soprattutto la macchina della giustizia che sembra rimanere ferma al palo, anche a causa dell’ampia discrezionalità lasciata ai dirigenti degli Uffici Giudiziari senza regole uniformi a tutela dei cittadini.
Mi unisco perciò idealmente al coro dell’avvocatura italiana, impegnata in questi giorni in flash mob di protesta in tutto il Paese, che significativamente segnala il “rischio di tenuta sociale del Paese” e ricorda che “Senza avvocati la Giustizia muore e, senza Giustizia, il Paese muore”.
5 giugno 2020
Avv. Stefano Franchi